Nel corso dell’ultimo decennio in Italia, in recepimento di innovativi orientamenti e tecniche di matrice statunitense, non soltanto è stata introdotta la novità dell’istituto della mediazione civile ex d.lgs. 28/2010 s.m.i., ma si sta evidenziando la netta distinzione tra avvocato litigator e avvocato negoziatore.

Dopo tanti anni di esperienza e collaborazione nel mondo notarile, ho scelto di proseguire la mia formazione specialistica nel diritto civile e l’attività professionale nel solco della negoziazione e con l’approfondimento di tecniche di negoziazione nonché di materie trasversali utili al completamento delle mie competenze, per esempio in ambito di comunicazione e di gestione dei conflitti.

Il mio campo di elezione è il diritto civile con specifico riferimento al diritto immobiliare, successorio e societario, al fine di fornire preparazione e assistenza ai miei clienti per la gestione efficace dei propri conflitti.

Non condivido il solito sentire dire che il conflitto sia una opportunità, poiché generalmente è una situazione di crisi e contrasto che le persone coinvolte non vivono serenamente e eviterebbero volentieri.

Sposo fermamente invece l’idea che il conflitto sia connaturato all’uomo e che sia opportuno conoscerne le dinamiche con le quali nasce e si sviluppa e ciò al fine di evitare che sfoci in litigi non costruttivi e inutili e dannosi.

L’attività dell’avvocato negoziatore, molto spesso di assistenza e non di rappresentanza, vuole valorizzare l’autonomia privata contrattuale delle parti coinvolte nel conflitto affinchè possano, con un atto di autoresponsabilità, regolamentare esse stesse le situazioni che le riguardano e nei limiti dei diritti disponibili.

Lo studio, anche di stampo accademico, di tematiche e questioni giuridiche del diritto civile e la chiara distinzione tra norme imperative e norme dispositive infatti dimostra che il ricorso a un terzo, arbitro o giudice, cui rimettere la decisione delle proprie controversie, non sia l’unica soluzione possibile.

Al contrario, ad eccezione dei casi nei quali una sentenza è un provvedimento necessario poiché è avvenuta la violazione di norme imperative o dell’ordine pubblico, la sentenza non è sempre l’unico modo di soluzione di conflitti con rilevanza di controversie giuridiche.